Caro cliente, ti scrivo… ~ Rivelazioni

Caro cliente,

ho già parlato in altre occasioni della mia latitanza dai social e delle mie 2001 odissee nel Diario di Bordo. Naturalmente non ti ho detto ancora tutto. Eccomi qua, quindi, a saldare un’altra parte di debito aggiundendo un pezzo di puzzle alla mia history.

Parto a vele spiegate, anche se, in tutta onestà, nelle mie burrascose attraversate il vento a favore non s’è mai visto.

Hai mai provato a sparire per un po’? Intendo dire a tagliare i ponti con amici che con il tempo non si sono rivelati tali? Nel momento ics, in cui avevo decisivo di tirare la famosa linea, è successo che mi sono presa del tempo per me e chi avrebbe dovuto comprendermi non l’ha fatto. In quel mentre ho preso il largo, come una nave che leva l’ancora e si allontana dal porto, diventando un puntino lontano. Non ho avuto neanche il tempo di buttare il cellulare in mare… che sono iniziate a piovere domande e pregiudizi come pietre dal cavalcavia.

Ti sei eclissata? Dove sei stata, sulla Luna?

Magari! Ho sognato di farlo, questo sì

Quando sparisci dal raggio d’azione si scatena sempre la caccia all’uomo e al perché. Devo ancora capire, invece, perché quando ci sei devi lanciare i segnali di fumo per farti notare. Mistero dei misteri!

Comunque, schiva oggi, schiva domani, non mi sono arresa. Sono riuscita a rifarmi una vita lontano da un ambiente che non sentivo più familiare.

A te posso dirlo: ho sempre cercato di cadere in piedi. Per questo sono qui a dirti che la mia non è stata un’eclissi totale. Uno spicchio di luna si vedeva. E brillava come il barlume di un faro nel buio.

Pink Panther mood

Ero in modalità Pantera Rosa, ma c’ero.

Da un po’ di tempo mi frullava in testa l’idea di cambiamento. Cambiare sì ma come? Per andare dove? A saperlo!

Di una cosa però ero abbastanza certa: non volevo farlo in modo radicale o eclatante, perché alla mia (veneranda) età è meglio non sparigliare troppo le carte, se non hai le idee chiare su cosa fare e non fare.

Dove eravamo rimasti? Ah, sì, non ero del tutto desaparecido, a dire: «ci sono!», anche se sottovoce, è stato il mio ultimo lavoraccio-accio-accio (con l’eco) letterario degno di “Uno, nessuno e centomila”. A proposito di Pirandello, non sono certo centomila le anime pie in grado di capire quanto dannato sforzo ci sia dietro la scrittura o la stesura di un romanzo nato con l’intento diabolico di fare impazzire il lettore. Non solo, di metterlo a dura prova con qualche scherzetto di memoria e un numero imprecisato di personaggi sciagurati con il vizietto del camouflage. Scovare l’assassino in Blu Aragosta è quasi una passeggiata di salute. Sbrogliare il bandolo della matassa è, per stare in tema, un filo più complicato. Dovrei consigliartelo, ma non te lo consiglio. Potresti chiedermi i danni… fidati!

Evoluzione, silenziosamente in atto

In soldoni, l’impegno è durato tre lunghissimi anni, tra bozze, editing, riscrittura e tempistiche di edizione infiniti. Nel frattempo, lo sanno anche i muri, i Maya stavano lavorando alacremente alla fine del mondo. Non ci sono riusciti per un soffio. Ed io, per sentirmi meno sola nella valle di lacrime, ho aperto la Partita Iva. La metamorfosi professionale da Marina a MAREIOS era silenziosamente in atto. Evoluzione, è la definizione giusta. Volevo fare ancora più sul serio: lavorare con la scrittura e le parole. In un attimo ho tirato giù la leva.

Scrittura romanzi OFF! Copywriting ON!

Camomilla, filtrofiore delle mie brame, sono io l’autrice più disperata del reame!

È stato un distacco traumatico, ma non troppo. Il desiderio di reinventarmi era più forte. Bene, adesso che ti ho svelato pressappoco il segreto della mia assenza-presenza (ti risparmio il trasloco e altri casini vari ed eventuali), posso dirti che quando mi sono affacciata sul web per iniziare a raccogliere i cocci si è scatenato il panico. È stato come risvegliarsi da un lungo sonno, o incubo, dipende. Intorno a me il deserto dei Tartari e tazze di camomilla, tante tazze di camomilla, doppia. Mi sono sentita come Simba nella scena del Cimitero degli Elefanti. Il vuoto attorno. Spaventoso tornare a respirare aria di contatto virtuale e non, dopo aver scritto così tanto ed essere rimasti concentrati su un unico obiettivo per così tanto tempo. Ti dimentichi di tutto e di tutti, quando scrivi un romanzo, specie se è un giallo. Non puoi permetterti di staccare e di perderti. Ti senti Herman Melville, anche se non sei neanche lontanamenre l’ombra di Herman Melville.

Indiana Jones, please, help me…

Ho iniziato a chiedermi perché ho avuto la malsana idea di fare tabula rasa e prendere tempo, cancellando i profili e facendo perdere in qualche modo le mie tracce virtuali. Non me ne sono mai pentita, intendiamoci, perché in quel momento della mia vita ho dovuto buttarmi anima e corpo nelle mie passioni, che dico, nei miei due rifugi: il mare e la scrittura. Mi sono resa conto che riprendere in mano tutto, ma proprio tutto quello che avevo lasciato in sospeso era come salire sulle montagne russe. Una volta scesa avrei dovuto mettermi in pace con il mondo, possibilmente prima di riprendere i sensi. Ne ero consapevole ed ora eccomi qua, a remare in solitaria, fiduciosa di scovare il mio tesoro nascosto negli abissi in questa avventurosa piccola grande impresa che p MAREIOS. Mi sento perennemente alla ricerca della Pietra Verde. Se Indiana Jones mi desse una mano, gliene sarei DAVVERO molto grata.

My darling irony

Benedetta sia l’ironia! Non ringrazierò mai abbastanza chi è di dovere per avermene fatto dono. È così che ho dovuto prendere tutto, ma proprio tutto, con il sorriso, la caparbietà e la determinazione di cui sono capace. Qualche volta ho pianto, ma non dirlo a nessuno. Dì a tutti, se puoie, che sto dedicando il mio sguardo al futuro, incerto, ma è pur sempre meglio l’incertezza di un passato certo di cui posso fare a meno. L’ho scoperto tardi, ma… meglio tardi che mai.

 

Quali sono i capitoli più importanti della tua storia? Hai avuto anche tu un momento di smarrimento in cui è stato difficile ritrovarti e rimettere insieme i pezzi?

Scrivimi per raccontarmelo. Sarò felice di leggerti… naturalmente, dalla Luna 😉

 

 

 

 

Ciao, grazie per aver letto questo post.

Sono Marina, curo l’identità verbale dei liberi professionisti.

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