Coinvolgere: si può fare, scrivendo, anche se sei introverso

Sono una persona che fa tesoro dei silenzi, che li usa per aiutare freelance e professionisti a scrivere storie per vendere prodotti o servizi e coinvolgere il pubblico. Ho sempre preferito la scrittura come forma espressiva e comunicativa anche per questo motivo. Mi piace leggere, ascoltare e osservare, in silenzio. Trovo che esprimersi “a voce” sia più sfuggente, più “rumoroso”. Essendo un’introversa per natura, la scrittura mi ha dato una grossa mano a uscire dal guscio. Scrivere mi dà respiro, non solo, mi offre la possibilità di riflettere sulle cose da dire e da non dire, ponderando fino in fondo le decisioni da prendere e rispettando i mei tempi. Il foglio e la penna sono gli alleati inseparabili della mia professione, in cui ricavarsi del tempo per pensare è obbligatorio. E, lasciatemelo dire, non è mai abbastanza.

 

Coinvolgere

 

Comunicare nel modo giusto, per me, significa scegliere le parole e il linguaggio ad hoc per ogni situazione

Scrivere e riscrivere, provare e riprovare, finché le parole non escono. È l’unico modo per aprirti al lettore. Leggi dentro di te e lasciati ispirare da quel lato che hai sempre messo da parte per paura di non essere all’altezza. Non essere troppo severo con te stesso, sii giusto. “Giusto” è un aggettivo che mi sta a cuore in modo particolare, perché svela una fetta sostanziosa e sostanziale delle mie reali intenzioni: trovare un equilibrio comunicativo che mi permetta di entrare in relazione con le persone, senza uscire fuori dalle righe. Comprensione, chiarezza e profondità sono i caposaldi di MAREIOS, custode di leggibilità, trasparenza e sensibilità.

Per creare confusione basta un attimo. Per coinvolgere serve che anche tu sia preso da ciò che scrivi, altrimenti non funziona

Le conseguenze di un messaggio confuso, impersonale e privo di tatto, possono creare confusione e danni a cui è difficile porre rimedio. Soprattutto quando scriviamo, bisogna stare molto attenti, perché lo scripta manent dei latini non perdona. Non sempre esiste la possibilità di cancellare o di tornare sui nostri passi come se nulla fosse. Penso ti sarà capitato di avere un problema di comunicazione con un cliente che non riesce a recepire la soluzione che gli stai proponendo. Una buona comunicazione scritta serve a fare chiarezza e a prevenire malintesi difficili da gestire al telefono.

Il pubblico cerca affinità emotiva, onestà e utilità, non tanto, o perlomeno non subito, i servizi specifici che proponiamo. Perciò essere comprensibili e chiari fin dal primo momento in cui entri in contatto con il cliente è indispensabile. È probabile che senza questi importanti presupposti il cliente prenda le distanze da te o non si soffermi neppure a leggere ciò che hai scritto.

Studiare nei dettagli il linguaggio da adottare in ogni situazione è uno dei compiti di un buon copywriter, perché ogni contesto prevede un registro linguistico che porti a includere il senso preciso di ciò che vuoi comunicare e della risposta che ne deriva. Ricorda che, se vuoi instaurare un dialogo costruttivo con il tuo pubblico, sensazioni, reazioni ed emozioni devono essere al centro della tua comunicazione scritta, insieme al significato di valore che vuoi trasmettere attraverso il tuo piccolo business. Creare interesse e abbattere i muri dell’equivoco devono essere i punti cardine di un’identità verbale che segue un itinerario comunicativo ben preciso.

Il linguaggio è una fonte preziosa da cui attingere, un mezzo che accompagna l’interlocutore nel processo di comprensione, dall’inizio alla fine

Ogni verbo, ogni parola, ogni punto e ogni virgola, meritano attenzione da parte tua, perché sono i punti di ancoraggio che servono a relazionarti con il tuo pubblico. Le parole sono un supporto, un mezzo diretto e funzionale. Invitano il destinatario del tuo messaggio a immaginare una strada che a un certo punto si congiunge con la tua. Studiando il copywriting ho imparato che le parole costituiscono l’anima di un’identità forte e della sua strategia mai separate dalla personalità del professionista e dal suo perché che ottimizza la proposta. Niente deve essere casuale nella tua comunicazione: il tono di voce che usi offline deve coincidere con quello che usi online (e-mail, sito, post blog e social).

La chiarezza espositiva, in comunicazione, non è un dono. Non c’entra il talento, ma la tecnica che va affinata con esercitazioni continue mirate alla personalizzazione

Il linguaggio, se strutturato nel modo corretto appassiona le persone e agevola l’interazione. Coinvolgere significa creare connessioni uniche, che non temono lo scorrere del tempo o competitor che sono la brutta copia di altri.

Troviamo il linguaggio adatto a te, utile a comunicare con i tuoi clienti in modo riconoscibile e interessante?

Scrivimi per raccontarmi quali sono le tue intenzioni e le difficoltà che hai riscontrato finora. Mi farebbe davvero piacere leggerti e aiutarti a far emergere il tuo piccolo business nell’oceano digitale superando, con la scrittura, lo scoglio del tuo essere, come me… (un po’) introverso, o meglio… riservato. Ti aspetto!

Ciao, grazie per aver letto questo post.

Sono Marina, curo l’identità verbale dei liberi professionisti.

Scrivo testi per te e con te.

Insieme tracciamo la vera rotta della tua strategia di comunicazione, per imparare a riconoscere la tua straordirarietà e a raccontarti con successo nell’oceano digitale.

Per saperne di più: Chi sono →

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