Per rendere l’idea, La dura legge del freelance la riassumerei così: un giorno da Paperon de’ Paperoni e 364 da Paolino Paperino.
C’è una cosa da dire, a scanso di equivoci, la pigrizia di Paperino non ha nulla a che vedere con la laboriosità del freelance, che ce la mette davvero tutta pur di fare quadrare i conti a fine mese. E a proposito di conti, se parlassimo di giro d’affari, lo zio più ricco del mondo dei fumetti vincerebbe a mani basse sul nipote squattrinato.
C’è qualcosa di speciale in Paperino però, che Paperone non possiede e che non può acquistare con il denaro
L’empatia. Il fondatore di Paperopoli, pur avendo contribuito a tirare fuori dai guai suo nipote attraverso sporadici gesti di generosità, per niente disinteressati, non può competere con il successo planetario di un povero papero che tira a campare, nonostante le disavventure di cui è (quasi) sempre protagonista. Paperino, anche di fronte a ostacoli insormontabili non molla. La resilienza è un altro punto che gioca a suo favore e che lo accomuna al freelance. Vedere Paperino come un vero e proprio Brand non è così azzardato, perché in fondo lo è. Non dimentichiamoci che dietro ogni personaggio Disney c’è un preciso progetto orientato e legato a un lato umano in cui ci si identifica ben volentieri. Parlando di identità e di personalità, non può che venirmi in mente il freelance, che come profilo si avvicina molto di più a Paperino e agli episodi di storytelling farciti magistralmente di messe alla prova durissime, con tanto di lieto fine, che hanno segnato la storia del fumetto. Paperino è un battitore libero che va alla ricerca forsennata del suo posto nel mondo. Ed è grazie ai suoi (ri)tentativi, che in un modo o nell’altro se la cava sempre.
Quale Brand non vorrebbe lasciare un segno indelebile come Paperino… o come Paperone?
Il freelance, come Paperino, fa fatica a trovare un equilibrio, non solo economico, ma anche e soprattutto organizzativo. E sotto sotto… sogna di diventare Paperone.
Troppo spesso non si riesce a “vedere” gli sforzi di un libero professionista che svolge gran parte delle attività dietro le quinte e alle prese con il caos di mille idee da mettere a fuoco. Chi si occupa di comunicazione, per esempio, sa di cosa sto parlando. I contenuti sono frutto di una spontanea ispirazione che non sempre si fa viva. Per non parlare della programmazione e delle scadenze che non lasciano scampo.
Dato di fatto: le sfide sono all’ordine del giorno
Contro il tempo, contro le scelte avventate, contro chi è più veloce e ha più esperienza di te. Spiccare è un’impresa ardua, che richiede costanza e impegno. Soprattutto se sei all’inizio e se stai prendendo le misure con il tuo pubblico e con uno dei barlumi fondamentali delle realtà intrepide e lungimiranti: la motivazione, l’aspetto che più di tutti ti impedirà di sventolare sul ponte il drappo più temuto da tutti i Brand: la bandiera bianca.
La dura legge del freelance regala opportunità di crescita. Mi sento di darti qualche consiglio su come raccogliere le sfide
- La pazienza non deve mai mancare, anche quando i risultati fanno fatica ad arrivare. È comprensibile che ci siano dei passaggi a vuoto, perché sei agli albori e ogni singolo passo ti sembra un pezzo del gigantesco puzzle che vuoi costruire. Pensa che quei pezzi, uno vicino all’altro, ti hanno allontanano dal punto di partenza e che quel punto di partenza rappresentava il tuo Nuovo Inizio. Adesso rappresenta il tuo traguardo, la tua strada ben definita e aderente alle tue capacità, che non può toglierti nessuno.
- Se può esserti di conforto, non c’è mai stata una sola volta in cui abbia detto: “È stato semplice”. Chi meglio di te conosce il vero e autentico significato del concetto di semplice? Hai cercato e inseguito sempre, nella tua mission e nella tua vision, la fluidità e la trasparenza di un linguaggio semplice e approcciabile, vero?
- Rimboccarsi le maniche è la soluzione. È importante non essere troppo severi con se stessi, perché la comprensione è una delle tue migliori alleate nei momenti di debolezza.
Sarà la soddisfazione di avercela fatta, di aver continuato a prenderti cura del lavoro a cui tieni, a ripagarti dalla fatica e a farti acquistare sempre maggiore fiducia
La dura legge del freelance è un invito a raccogliere le sfide. Non sarà di certo un obiettivo che ti è scivolato dalle mani ad abbatterti. Lo stesso obiettivo mancato ti aiuterà a diventare sempre più perseverante e determinato. Allora, cosa aspetti? Mettiti all’opera senza far passare altro tempo! In ballo c’è il tuo futuro, una ragione più che sufficiente per superare i tuoi limiti e non tirare i remi in barca.
Ciao, grazie per aver letto questo post.
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